“Una corsa all’avventura. Saggi scelti (1932-1989)” di Gianfranco Contini

Contini ricorre sovente al genere dell’antologia che propone “fatti, intimidatori nella loro oggettiva realtà”, perché ogni antologia è sempre tendenziosa e dimostrativa perché permette “la scoperta e l’apprendimento razionale dei fatti”, come leggiamo nella Premessa. Il suo discorso critico abbraccia molteplici forme e modalità espressive: il saggio, lo studio, l’edizione critica o commentata, l’antologia, l’introduzione, la conferenza l’epicedio, la recensione, l’articolo di giornale, l’intervento radiofonico, l’intervista la traduzione, la lettera, la poesia…; attraverso uno stile che non è mai neutro, ma in grado di coinvolgere il lettore perché sempre acceso dal gusto della scoperta, ricco di intelligenza e spirito di libertà, il tutto raccolto nella prima antologia dell’opera di Contini che ci permette di apprezzarne “le qualità filosofiche e stilistiche” permettendoci di collocarle all’interno del contesto della cultura letteraria italiana ed europea del Novecento.

I mestieri che non si trovano: l’offerta di ANAPIA ETS e Istituto Cartesio

ANAPIA ETS è anche un ente autorizzato a svolgere attività di servizi al lavoro dall’Agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro (ANPAL). Per ridurre la distanza tra il sistema della scuola e della formazione professionale e il mondo del lavoro. Favorisce un raccordo efficace tra mondo della scuola/formazione e mondo del lavoro affinché l’azienda possa attingere a personale formato e l’ente di formazione possa riuscire a garantire sbocchi occupazionali. Raccoglie offerte di lavoro di aziende operanti su tutto il territorio nazionale e le mette a disposizione degli enti soci incrociando domanda e offerta di competenze.

Diventa Tutor DSA: Scade l’8 giugno il termine per iscriversi al Corso di specializzazione “Tutor dell’apprendimento per bambini e ragazzi con DSA” promosso da Istituto Cartesio di ANAPIA Nazionale

Il tutor DSA è un professionista altamente specializzato che fornisce un supporto fondamentale agli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento.

Tasso di occupazione record a 3 anni dal conseguimento del titolo di studio per i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale: presentata in anteprima Quarta indagine dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche

Siamo quindi in presenza di un cantiere in progressiva evoluzione ed è ormai acclarato che l’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) sia un sistema utile a contrastare la dispersione scolastica e a favorire l’occupazione giovanile. È una formazione che, accanto alle competenze culturali di base, sviluppa competenze tecnico-professionali a contatto diretto con ambienti di lavoro reali e strumentazioni in uso presso le attività produttive. 

CARTE DIEM: LA VOCE DELL’ISTITUTO CARTESIO

Quattordici studenti – aspiranti scrittori – dell’Istituto Cartesio hanno pubblicato la prima edizione di “Carte Diem”, il giornalino scolastico che aspira ad essere – per i propri lettori – sia uno strumento di informazione sia un momento di svago. Vari sono, infatti, i temi trattati dalla redazione quali – ad esempio – cronaca, cultura, letteratura, sport, spettacolo e molti altri.

La classe capovolta: un modello di insegnamento-apprendimento

L’insegnamento capovolto fa leva sul fatto che le competenze cognitive di base dello studente (ascoltare, memorizzare) possono essere attivate prevalentemente a casa, in autonomia, apprendendo attraverso video e podcast, o leggendo i testi proposti dagli insegnanti o condivisi da altri docenti. In classe, invece, possono essere attivate le competenze cognitive alte (comprendere, applicare, valutare, creare) poiché l’allievo non è solo e, insieme ai compagni e all’insegnante al suo fianco, cerca, quindi, di applicare quanto appreso per risolvere problemi pratici proposti dal docente. Il ruolo dell’insegnante ne risulta trasformato: il suo compito diventa quello di guidare l’allievo nell’elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi. Dato che la fruizione delle nozioni si sposta a casa, il tempo trascorso in classe col docente può essere impiegato per altre attività fondate sull’apprendimento attivo (Maurizio Maglioni, Capovolgiamo la scuola, 2018, Erickson Editore, Trento).

Parlare di diversità ai bambini, ai ragazzi e non solo

Come spiegare la diversità ai più piccoli? Ci hanno pensato case editrici come Kite, Uovonero, Lavieri e altre con la pubblicazione di albi colorati e didascalici o con silent book che evocano, attraverso i disegni, emozioni e stati d’animo dei personaggi che ne costituiscono la storia. Sono grandi tavole impattanti per la loro creatività e per l’empatia che gli autori riescono a trasmettere sia ai più piccoli ma anche agli adulti, che possono utilizzarli per spiegare l’inclusione e la diversità non solo all’interno dei nuclei familiari, ma anche da un punto di vista sociale e didattico.

Il sistema scolastico durante e dopo la pandemia

Milioni di bambini e adolescenti, durante la pandemia, hanno sperimentato cambiamenti sostanziali non soltanto nella propria routine quotidiana, ma anche nelle reti educative e sociali all’interno delle quali sono inseriti. Nel pieno della crisi pandemica non c’erano, ovviamente, tempo e risorse da dedicare a queste specifiche necessità ma, dal momento in cui la situazione è stata sotto controllo, il sistema politico si è – in un primo tempo – dimostrato inadeguato ed incapace di rispondere alle necessità dei giovani. Quale ruolo – invece – ha ricoperto il sistema scolastico? Quest’ultimo è stato capace di affiancarsi e sostenere i giovani in questo momento di particolare difficoltà?
Abbiamo chiesto a Domenico Nobile, Direttore Generale di ANAPIA e dell’Istituto Cartesio alcune considerazioni a riguardo, valutando sia il ruolo ricoperto dal sistema scolastico nazionale sia quello più circoscritto ricoperto dall’Istituto Cartesio.