Milioni di bambini e adolescenti, durante la pandemia, hanno sperimentato cambiamenti sostanziali non soltanto nella propria routine quotidiana, ma anche nelle reti educative e sociali allāinterno delle quali sono inseriti. Nel pieno della crisi pandemica non cāerano, ovviamente, tempo e risorse da dedicare a queste specifiche necessitĆ ma, dal momento in cui la situazione ĆØ stata sotto controllo, il sistema politico si ĆØ ā in un primo tempo ā dimostrato inadeguato ed incapace di rispondere alle necessitĆ dei giovani. Quale ruolo ā invece ā ha ricoperto il sistema scolastico? Questāultimo ĆØ stato capace di affiancarsi e sostenere i giovani in questo momento di particolare difficoltĆ ?
Abbiamo chiesto a Domenico Nobile, Direttore Generale di ANAPIA e dellāIstituto Cartesio alcune considerazioni a riguardo, valutando sia il ruolo ricoperto dal sistema scolastico nazionale sia quello più circoscritto ricoperto dallāIstituto Cartesio.
La Scuola
Davanti ad unāemergenza cosƬ globale ed intempestiva, lāordinamento scolastico ha certamente mostrato limiti oggettivi tra cui, ad esempio, la difficoltĆ di avviare un programma educativo ā nel rispetto delle limitazioni imposte dalla pandemia ā che fosse immediatamente inclusivo e fruibile da parte di tutti gli studenti italiani. Non sempre, infatti, ĆØ stata tempestiva lāattivazione della Didattica a Distanza o non sono state prese in debita considerazione eventuali limiti e/o difficoltĆ , quali ad esempio il gap tecnologico, dei bambini e delle loro famiglie nel confrontarsi con questa nuova modalitĆ di istruzione. Ma, malgrado tutte le difficoltĆ , molti istituti hanno abilmente, afferma Nobile, provveduto a rimodulare gli ambiti di apprendimento a distanza ed implementare ā cosƬ ā le opportunitĆ legate alla digitalizzazione, confrontandosi con le problematiche legate al settore anche nella modalitĆ virtuale.
LāIstituto Cartesio
Il nostro IstitutoĀ ā commenta il Direttore Generale āĀ ĆØ sempre rimasto aperto al fine di garantire ai ragazzi continuitĆ , malgrado le limitazioni,Ā Ā nella formazione e nellāapprofondimento delle competenze specifiche.Ā Ć stato possibile, infatti, per gli studenti del Socio Sanitario continuare la propria formazione e specializzazione al servizio delle strutture che richiedevano la partecipazione a stage e laboratori attivi presso le strutture convenzionate. Eguali accortezze sono state rivolte ai ragazzi con bisogni speciali al fine di assicurare loro non solo costanza nello svolgimento delle lezioni, ma anche il medesimo affiancamento e supporto da parte dei docenti nella totalitĆ del loro percorso formativo.
Allo scopo di raggiungere questi obiettivi, lāIstituto Cartesio ha tempestivamente rimodulato le attivitĆ a distanza e, grazie ad una specifica piattaforma, ha svolto attivitĆ di verifica, di implementazione di specifici test per la valutazione e di condivisione di attivitĆ lavorative e laboratoriali per le competenze specifiche.Ā Un percorso educativo, quello della formazione in presenza e laboratoriale fruibile nelle diverse modalitĆ āimmersiveā, giĆ da tempo adottato e nel tempo implementato dallāIstituto Cartesio, spiega Nobile, che ha consentito di offrire ai propri studenti testimonianze, esperienze e constatazione di quelli che sono i diversi ambiti di competenza.
Alcuni ragazzi disabili, ad esempio, sono stati coinvolti in lezioni e laboratori che volevano fornire loro informazioni, manualitĆ e tutoraggi sulle diverse opportunitĆ e/o necessitĆ dei terreni della disabilitĆ , dellāinclusione, dellāemarginazione e dellāabbandono.
ContinuitĆ e stabilitĆ per i giovani
Per limitare e/o scongiurare il ripresentarsi delle difficoltĆ e degli ostacoli emersi durante la pandemia, ĆØ necessario creare una rete di protezione sociale che garantisca un supporto stabile per i più giovani. Rispetto a ciò, afferma il Direttore dellāIstituto Cartesio, ĆØ necessario ripensare a tutti gli elementi di condivisione e valorizzazione che i ragazzi possono apprendere, condividere e offrire indipendentemente dalle rigiditĆ che lāordinamento scolastico impone. In buona sostanza, si tratta di strutturare ā in modalitĆ permanente ā ambiti di apprendimento integrati ai sistemi di digitalizzazione che consentono ai medesimi di poter disporre di testimonianze, apprendimenti e laboratori idonei alla loro formazione scolastica. Pertanto, più che di reti di protezione ā conclude Nobile ā si tratta di sviluppare modalitĆ di apprendimento e di condivisione di quello che il discente deve apprendere, conoscere e valorizzare per offrirsi ed integrarsi nellāattuale mercato del lavoro, sempre più esigente alla conoscenza dei sistemi ed alle modalitĆ di mediazione delle proprie competenze rispetto alle politiche del lavoro.
Maddalena Tinti