Sbagliando sāimpara
āSbagliando sāimparaā, lo sappiamo tutti e, in teoria, dovremmo sempre far tesoro degli insegnamenti che derivano dai nostri errori, per non commetterli nuovamente e andare avanti in modo più attento e coscienzioso. Ma vale lo stesso anche per i nostri studenti? Quali sono le implicazioni dellāerrore nel processo di insegnamento-apprendimento? Bisogna necessariamente passare dellāerrore per migliorarsi?
Ć vero che, da sempre, lāerrore ĆØ stato messo sotto processo, sanzionato o punito, ma in tempi più recenti si ĆØ cominciato a tendere verso una visione positiva dellāerrore, come elemento necessario allāinterno del processo conoscitivo per progredire, migliorare e promuovere lāapprendimento. Nasce in questo modo quellāidea che lāerrore ĆØ innato nellāessere umano e fa parte del suo bagaglio esperienziale che diventa importante se non indispensabile allāinterno del processo educativo, come leggiamo anche nella bellissima poesia di Gianni Rodari, Lāago di Garda:
āDa tante critiche punto sul vivo
il mago distratto cancellò lāerrore,
ma lo fece con tanta furia
che, per colmo dāingiuria,
si rovesciò lāinchiostro
formando un lago nero e senza apostrofo.ā
Lāerrore a scuola

Ć a partire dagli anni Sessanta e Settanta che si comincia a parlare di unaĀ revisione dei sistemi educativi: ricercare lāerrore insieme al docente diventa un modo per esorcizzare la paura di sbagliare e diventa quindi centrale il ruolo del docente che deve essere in grado di unire iĀ saperiĀ con ciò che avviene allāinterno dei processi cognitivi ed emotivi dello studente. Il docente sostiene dunque il discente incanalandolo in un processo educativo e costruttivo, facendogli riconoscere consapevolmente lāerrore e portandolo a riflettere per correggerlo e migliorarsi.
Il ruolo del docente
Ć importante anche il processo che attraversa il docente nel momento in cui deve mettere in discussione i propri errori e quelli degli studenti, attivando in tal modo nellāalunno il āsapere di sapereā da mettere in pratica allāinterno e allāesterno dellāambiente scolastico, imparando a riconoscere sia i propri errori sia gli errori degli altri e imparando a far tesoro degli insuccessi per creare nuove motivazioni e visioni più ampie.
Marianna Zito