La trasformazione digitale nella IeFP

L’esigenza di migliorare i servizi agli studenti e utenti finali della IeFP, attraverso il processo di digitalizzazione dei servizi è l’obiettivo che ANAPIA si è prefissata di raggiungere.

L’obiettivo

Per raggiungere l’obiettivo ANAPIA ha previsto attività di sostegno della trasformazione digitale nella IeFP orientate a favorire il dialogo e l’interazione tra Stato, cittadini e imprese nel segno della semplificazione e dell’usabilità, con una forte impronta verso le tematiche del Lavoro e dell’Occupazione.
Attraverso webinar e workshop tematici ha dato ai propri Associati la possibilità di discutere dell’impatto della digitalizzazione all’interno della IeFP e di come migliorare le competenze tecnologiche degli operatori. I Relatori intervenuti nei diversi webinar, tra cui il Prof. Alessandro Donadio, filosofo del lavoro e antropologo insieme al Vicepresidente Cenfop Nazionale Pier Mario Viano, hanno saputo cogliere tutte le sfumature inerenti questa tematica dando chiavi di lettura innovative e al contempo operative.

Innovazione e cambiamento

La discussione ha avuto come focus principale la difficoltà dell’inserimento dell’innovazione e del cambiamento all’interno della vita quotidiana. È difficile scardinare il bagaglio esperienziale di ogni individuo e, per questo motivo, i cambi generazionali sono importanti e necessari.
Dalle parole del Presidente CENFOP si evince come in Piemonte c’è una forte competizione sul mercato della formazione, risultando necessario un costante miglioramento delle performance per centrare al meglio gli obiettivi, attraverso strumenti che facilitano i lavori per migliorare bisogni e aspettative. E questo si rivela essere il contesto che spontaneamente guida verso l’innovazione.
È evidente che oggi i centri operanti nella IeFP devono necessariamente seguire l’allievo con l’obiettivo finale del placement ovvero del fornirgli i migliori strumenti affinché possa inserirsi appieno nel mondo del lavoro. E perciò è stato necessario trovare parametri più scientifici e non solo esperienziali e applicarli alla realtà, con l’istallazione di Fablab con stampanti 3D e stampanti laser o spazi formativi esterni. L’obiettivo principale è far sì che l’organizzazione si interfacci con il territorio, quindi con i giovani e le loro famiglie, imprese, fornitori di servizi e istituzioni.
Il mondo evolve con rapidità e ci sono avvenimenti in corso che hanno capovolto azioni e aspettative, per cui ci si trova di fronte a sviluppi non più così lineari e a scenari totalmente cambiati, pensiamo ad esempio allo smart working o alla formazione a distanza durante il covid-19.

Investire per innovare

Quindi, oggi più che mai, la formazione deve interrogarsi sull’innovazione e su come cambia il contesto, investire e dotarsi di strumenti e metodologie per innovare.
La sfida è quella di essere migliori e avere il coraggio di rivoluzionare gli schemi formativi e per farlo bisogna partire da un’analisi seria del proprio contesto per capire da dove cominciare a innovare.

Marianna Zito