Quattordici studenti – aspiranti scrittori – dell’Istituto Cartesio hanno pubblicato la prima edizione di “Carte Diem”, il giornalino scolastico che aspira ad essere – per i propri lettori – sia uno strumento di informazione sia un momento di svago. Vari sono, infatti, i temi trattati dalla redazione quali – ad esempio – cronaca, cultura, letteratura, sport, spettacolo e molti altri.
Il sistema scolastico durante e dopo la pandemia
Milioni di bambini e adolescenti, durante la pandemia, hanno sperimentato cambiamenti sostanziali non soltanto nella propria routine quotidiana, ma anche nelle reti educative e sociali all’interno delle quali sono inseriti. Nel pieno della crisi pandemica non c’erano, ovviamente, tempo e risorse da dedicare a queste specifiche necessità ma, dal momento in cui la situazione è stata sotto controllo, il sistema politico si è – in un primo tempo – dimostrato inadeguato ed incapace di rispondere alle necessità dei giovani. Quale ruolo – invece – ha ricoperto il sistema scolastico? Quest’ultimo è stato capace di affiancarsi e sostenere i giovani in questo momento di particolare difficoltà?
Abbiamo chiesto a Domenico Nobile, Direttore Generale di ANAPIA e dell’Istituto Cartesio alcune considerazioni a riguardo, valutando sia il ruolo ricoperto dal sistema scolastico nazionale sia quello più circoscritto ricoperto dall’Istituto Cartesio.
DICONO DI NOI: Il percorso di Leonardo all’Istituto Cartesio dopo il diploma
In una prima intervista, Leonardo ci ha raccontato la sua esperienza scolastica all’Istituto Cartesio. Oggi, invece, ci racconta le motivazioni che lo ha spinto ad iniziare un percorso lavorativo nell’Istituto che prima frequentava solo come alunno.
Si è concluso il primo quadrimestre per gli studenti dell’Istituto Cartesio
Il preside dell’Istituto Cartesio Sasso esprime le sue considerazioni circa l’andamento del primo quadrimestre dell’anno scolastico 2022/2023, caratterizzato dal ritorno alla didattica in presenza per studenti e docenti.
Buona Pasqua dall’Istituto Cartesio!
L’Istituto Cartesio augura ai suoi studenti di trascorrere una serena Pasqua! L’Istituto resterà chiuso dal 06/04/2023 al 11/04/2023. Le lezioni riprenderanno con orario regolare il 12/04/2023.
“A scuola di libertà”: la parola agli studenti
Qualche settimana fa, la prof.ssa dell’Istituto Cartesio Cristiana Di Martino ci ha presentato il suo progetto – “A scuola di libertà” – pensato per far comprendere agli studenti come lo studio possa essere un importante strumento per la costruzione del proprio futuro (https://istitutocartesio.com/a-scuola-di-liberta-una-persona-libera-e-una-persona-colta/). In questa cornice, gli studenti dell’Istituto hanno incontrato Claudio, imprenditore milionario incarcerato per bancarotta fraudolenta, che ha trovato nello studio una possibilità di evasione dalla sua situazione.
DICONO DI NOI: La scelta di Leonardo
Perché scegliere l’Istituto Cartesio per i propri studi? Quali sono i punti di forza che spingono i giovani studenti a prediligere la nostra scuola per la propria formazione in ambito scientifico e socio sanitario?
Leonardo – diplomando classe 2020 – ci racconta la sua esperienza!
“Autismi: riconoscerli, comprenderli, averne cura”: l’opinione dei partecipanti.
Il corso “Autismi: riconoscerli, comprenderli, averne cura” è quindi sulla buona strada. Molteplici sono le tematiche e i concetti da affrontare sia a livello teorico sia, e soprattutto, a livello pratico insegnando e condividendo esperienze, approcci e tecniche tutte volte a raggiungere il reale scopo del corso: favorire l’inclusione delle persone affette da uno spettro autistico all’interno dei contesti in cui sono inseriti.
“A scuola di libertà”: una persona libera è una persona colta
“A scuola di libertà” è un progetto, ideato dalla prof.ssa Cristiana Di Martino, pensato per far comprendere agli studenti dell’Istituto Cartesio come lo studio possa essere un importante strumento per la costruzione del proprio futuro. In quest’ottica, il progetto ha lo scopo di far confrontare gli alunni con un mondo – quello delle case di reclusione – abitato da coloro che, per svariati motivi, non hanno mai avuto la possibilità di studiare. Per queste persone lo studio diventa, così, uno strumento generatore di nuove opportunità che può consentire loro di aprire una “finestra sul mondo” diversa da quella che li ha portati alla reclusione.
NEET: giovani che non studiano e non lavorano
Condizione necessaria anche solo per poter pensare ad un cambiamento è che le azioni preposte a questo scopo siano specificamente mirate ai giovani classificabili come neet. Il Direttore di ANAPIA identifica come vantaggiose ed utili in questo senso, alcune metodologie pratiche non formali quali – ad esempio – la promozione di attività di partecipazione significativa, il coinvolgimento di personale per l’orientamento scolastico e lavorativo e personale dotato di specifiche competenze legate alla formazione dei giovani e alla promozione e realizzazione di azioni formative individuali pensate appositamente per questi ultimi.