Con quali criteri scegliere una scuola? E perché scegliere proprio l’Istituto Cartesio nel suo Professionale Socio Sanitario? Quali competenze può dare e quali prospettive può aprire? Lo abbiamo chiesto a Michael che ha preso il suo diploma quest’anno qui da noi.
Perché hai scelto questa scuola?
Ho scelto il Professionale Socio Sanitario perché era il percorso di studi più inerente alla mia professione, al percorso da cui provengo e quello dove voglio andare. Ho un attestato OSS e il mio obiettivo è quello di affrontare gli studi infermieristici. Quindi per questo ho scelto questa scuola in quanto poteva darmi i contenuti e le risorse necessarie per affrontare al meglio sia la mia professione d’aiuto sia il percorso di studi che ho scelto.
Di cosa ti occupi?
Sono operatore in una comunità di recupero dove il target di utenza è rappresentato principalmente da ragazzi con problemi di tossicodipendenza. Il mio ruolo consiste nell’accogliere i ragazzi nella struttura e accompagnarli in un percorso di conoscenza di sé, affinché oltre alla mera assistenza ricevano un aiuto concreto nell’affrontare le ferite e i vissuti che li hanno portati in quel ciclo di distruzione; cosicché possano riprendere la loro vita senza ricadere in quella spirale negativa, bensì investendo su sé stessi e fare della propria vita qualcosa di grande.
Pensi che l’esperienza all’Istituto Cartesio sia stato un arricchimento alla tua vita personale e lavorativa?
Credo che questa esperienza mi abbia arricchito molto sia da un punto di vista lavorativo e professionale in quanto ho ricevuto molti contenuti spendibili all’interno del mio contesto lavorativo, ad esempio le modalità di relazione e comunicazione, la conoscenza sui servizi presenti sul territorio e come potervi accedere; inoltre, mi sento arricchito anche da un punto di vista personale sia a livello di cultura generale, a mio avviso indispensabile per decifrare il mondo, sia a livello relazionale. Affrontando questo percorso ho potuto approfittare dell’approfondimento delle relazioni sia con gli insegnanti sia con i compagno di classe, imparando a lavorare insieme e a unire gli sforzi per raggiungere uno scopo comune, che è un esercizio importante in vista di un lavoro inserito in un’équipe multiprofessionale.
Consiglieresti questo tipo di percorso?
Certo! Consiglierei questa scuola a tutte quelle persone che vogliono impegnarsi lavorativamente nella relazione d’aiuto. Credo sia una risorsa importante per tutti quei ragazzi che provengono da una situazione di disagio sociale o familiare, perché all’interno di questo istituto possono trovare un sostegno importante per la loro crescita e supporto in una fase della vita molto delicata, da parte di professori che non si concentrano unicamente sul portare dei contenuti ma anche sull’accogliere le esigenze dei loro studenti. In particolar modo ci sono alcuni docenti che fanno la differenza e non esistono altrove, perché si sono resi disponibili ben oltre il loro ruolo, dimostrando la passione con cui affrontano questo lavoro.
M.Z.