Nel contesto educativo attuale, l’accento sul disagio degli adolescenti e il suo impatto nella sfera scolastica sono diventati temi di cruciale importanza. La scuola, tradizionalmente incentrata sull’apprendimento accademico, si confronta oggi con la necessità di considerare le complesse esigenze emotive e sociali degli studenti.
La pandemia ha amplificato questa prospettiva, mettendo in luce la mancanza di connessione umana nelle lezioni online e evidenziando le sfide emotive affrontate dagli studenti. Il ritorno in classe ha portato con sé un aumento del disagio, riflesso non solo nei voti, ma anche nei problemi di salute mentale che molti giovani hanno sperimentato, compresi disturbi d’ansia e alimentari, oltre al tragico incremento dei casi di suicidio.
La Redazione, come preannunciato nel nostro articolo “Scuola e Disagio degl adolescenti” , ha avviato un’indagine sulle percezioni degli studenti riguardo all’ambiente educativo dell’Istituto. Riportiamo un estratto dell’intervista a due dei nostri ragazzi che hanno condiviso apertamente il loro punto di vista sul significato del voto in relazione alla loro esperienza scolastica.
Nel corso di questa intervista video, gli studenti hanno affrontato un tema cruciale: “I voti non fanno la persona”. Hanno sottolineato la centralità delle relazioni umane e personali rispetto al mero rendimento accademico. Per loro, il vero valore risiede nell’essere visti e compresi come individui, al di là dei numeri riportati su un foglio di valutazione.
Questi studenti hanno condiviso il loro punto di vista sull’approccio adottato dagli insegnanti all’Istituto Cartesio. Hanno evidenziato come l’attenzione rivolta al benessere degli studenti, oltre al sostegno emotivo offerto dai docenti, abbia contribuito a creare un ambiente sereno e inclusivo.
Senza ulteriori indugi, vi presentiamo un estratto di questa conversazione illuminante che mette in luce il valore delle relazioni umane nell’educazione degli adolescenti.
La valutazione del rendimento scolastico, per essere completa ed efficace, dovrebbe andare oltre i voti. Dovrebbe includere un’osservazione costante e un supporto al benessere emotivo degli studenti. La domanda cruciale non è “Quali voti hai?” ma piuttosto “Come stai, davvero?”.
L’Istituto Cartesio sembra aver compreso questo principio fondamentale. Si sta impegnando a creare un ambiente in cui gli studenti si sentano visti e ascoltati come persone, non solo come numeri su un foglio di valutazione.
Continua a seguirci mentre esploriamo come l’Istituto Cartesio affronta il disagio adolescenziale, concentrando l’attenzione sulle relazioni umane e sull’importanza di considerare gli aspetti emotivi e personali degli studenti nel contesto scolastico.